In riferimento alle aspre battaglie che si sono spostate scriteriatamente nelle aule di tribunale, segue "il punto" amaro del collega G.
Tutto questo è davvero molto esilarante, tutti denunciano tutti in un'orgia di querele e richieste di risarcimenti enormi, ma poi..........chi paga?
Voglio dire: Nel caso, ad esempio, dovesse essere riconosciuto "colpevole" il Giambrone va da se che pagherebbe di tasca propria e non certo attingendo al bilancio del Maggio Fiorentino, giusto?
Ma nel caso dovesse perdere la causa, come penso, il mago del pallottoliere, temo proprio che sarei anche io a dover pagare attraverso il budget del nostro Teatro e non lui!
Non c'è modo di evitare questo e fare si che, ove perdenti, paghino il Cognata ed i suoi collaboratori?
Nel caso invece apparisse non realizzabile tutto ciò, allora dovremmo noi tutti permettere che questi signori rischino allegramente e disinvoltamente di rovinare il Nostro Teatro sperperando tutto il bilancio della Fondazione in cause su cause e (come è molto probabile nonché com'è sempre stato fino ad ora) in pagamenti di enormi cifre di risarcimenti più spese legali???
Io me lo figuro perfettamente il legale del Teatro che si frega.....le mani pensando a tutte queste belle azioni legali che intenta e che dovrà affrontare per conto del Cognata, tanto poi è lui a beccarsi, quali che siano le sentenze, fior di soldoni in parcelle, sempre attinti dal bilancio del Teatro = dalle nostre tasche o no?!!!!!!
Penso che sarebbero tutti mooolto meno disinvolti nell'intentare cause su cause, mooolto più attenti a evitarne molte altre e nel prendere decisioni "coraggiose" che io definirei piuttosto, incoscienti ed irresponsabili, se dovessero pagare con i loro soldini e non con quelli nostri!
Quanto sprezzante coraggio c'è in chi non deve poi affrontare le conseguenze delle sue azioni.
Bella forza!
I bambinetti sono così, ma poi si fanno male e imparano, altro che se imparano........!
Ma questi signori se non si fanno mai male come possono imparare?
Io non vorrei affatto rinunciare né alla mia funzione "didattico/pedagogica" né ai miei soldini o al mio posto di lavoro, e voi?
G.
giovedì 21 febbraio 2008
mercoledì 20 febbraio 2008
la provocazione gratuita degli artisti del coro
F.I.A.L.S. - CISAL
Federazione italiana autonoma lavoratori dello spettacolo
Segreteria aziendale - Teatro Massimo - Palermo
Spett:
-Vice Presidente Avv.
In data 19 febbraio sono apparse sulla stampa locale notizie riguardanti un danno arrecato alla fondazione T. M. a seguito della conversione retroattiva a tempo indeterminato dei contratti di diversi artisti del coro che avevano adito il giudice per l’illegittimità dei contratti.
Gli artisti del coro, oltre ad essere indirettamente coinvolti in un risarcimento milionario sono stati oggetto di sgradevoli allusioni rese dal dott. Dioguardi e sottoscritte dal dott. Dell’aira (vicepresidente della Fondazione) di cui si riporta il testo integrale:
E’ opportuno pertanto fare alcune precisazioni:
Gli artisti del coro in questione hanno sostenuto audizioni ufficiali molto selettive, superandole brillantemente - in alcuni casi ne sono state sostenute anche 5 (mai meno di 2).
La scelta di fare audizioni piuttosto che concorsi è stata deliberatamente assunta dalla Fondazione, che non ha mai avuto alcun ostacolo nel preferire le audizioni ai concorsi. Tale impropria prassi è molto antica. L’ultimo concorso Coro risale al 1992!
Le prove d’esame, gestite in totale autonomia da commissioni nominate dalla Fondazione, ed eseguite nella piena trasparenza e parità di trattamento, ponevano difficoltà tecniche identiche se non superiori a quelle di una “procedura concorsuale” (esecuzione di due arie d’Opera di cui una in lingua, lied o brano da camera, lettura a prima vista di elevata difficoltà e prova di apprendimento e memorizzazione). Probabilmente né il dott. Dioguardi né il dott. Dell’aira sono stati messi a conoscenza dei verbali.
La collaborazione continuativa fra il Teatro ed i suddetti artisti del coro, inizia negli anni 1998-2000; la Fondazione ne ha potuto vagliare, giorno per giorno e per più di un lustro, “la professionalità e l’idoneità”. Nessun Maestro, dei tanti che si sono succeduti, si è mai lamentato.
Molti di loro sono stati assunti dalla Fondazione a tempo indeterminato nel 2004. Altri nel 2005 (10 unità), con un accordo sottoscritto dal Sovrintendente Cognata prof. Antonio, nel pieno esercizio dei suoi poteri, ed in linea con una procedura adottata dalla Fondazione dal 2001.
Premesso ciò, e ritenuto che quanto affermato non corrisponde al vero, la scrivente unitamente gli artisti del coro coinvolti, si riservano di tutelare la reputazione, l’onorabilità ed il decoro personale e professionale, adendo ancora una volta la Magistratura onde ottenere un pronunciamento più radicale, relativo non solo al vizio di forma ma anche sull’abusiva reiterazione di contratti di lavoro a tempo determinato, ritenendo personalmente responsabili di tutte le conseguenze penali, economiche ed amministrative, coloro i quali si sono assunti la paternità di dichiarazioni ed allusioni inesatte quanto irriverenti.
Palermo, 20 Febbraio 2008
La segreteria provinciale
Federazione italiana autonoma lavoratori dello spettacolo
Segreteria aziendale - Teatro Massimo - Palermo
Spett:
-Vice Presidente Avv.
In data 19 febbraio sono apparse sulla stampa locale notizie riguardanti un danno arrecato alla fondazione T. M. a seguito della conversione retroattiva a tempo indeterminato dei contratti di diversi artisti del coro che avevano adito il giudice per l’illegittimità dei contratti.
Gli artisti del coro, oltre ad essere indirettamente coinvolti in un risarcimento milionario sono stati oggetto di sgradevoli allusioni rese dal dott. Dioguardi e sottoscritte dal dott. Dell’aira (vicepresidente della Fondazione) di cui si riporta il testo integrale:
E’ opportuno pertanto fare alcune precisazioni:
Gli artisti del coro in questione hanno sostenuto audizioni ufficiali molto selettive, superandole brillantemente - in alcuni casi ne sono state sostenute anche 5 (mai meno di 2).
La scelta di fare audizioni piuttosto che concorsi è stata deliberatamente assunta dalla Fondazione, che non ha mai avuto alcun ostacolo nel preferire le audizioni ai concorsi. Tale impropria prassi è molto antica. L’ultimo concorso Coro risale al 1992!
Le prove d’esame, gestite in totale autonomia da commissioni nominate dalla Fondazione, ed eseguite nella piena trasparenza e parità di trattamento, ponevano difficoltà tecniche identiche se non superiori a quelle di una “procedura concorsuale” (esecuzione di due arie d’Opera di cui una in lingua, lied o brano da camera, lettura a prima vista di elevata difficoltà e prova di apprendimento e memorizzazione). Probabilmente né il dott. Dioguardi né il dott. Dell’aira sono stati messi a conoscenza dei verbali.
La collaborazione continuativa fra il Teatro ed i suddetti artisti del coro, inizia negli anni 1998-2000; la Fondazione ne ha potuto vagliare, giorno per giorno e per più di un lustro, “la professionalità e l’idoneità”. Nessun Maestro, dei tanti che si sono succeduti, si è mai lamentato.
Molti di loro sono stati assunti dalla Fondazione a tempo indeterminato nel 2004. Altri nel 2005 (10 unità), con un accordo sottoscritto dal Sovrintendente Cognata prof. Antonio, nel pieno esercizio dei suoi poteri, ed in linea con una procedura adottata dalla Fondazione dal 2001.
Premesso ciò, e ritenuto che quanto affermato non corrisponde al vero, la scrivente unitamente gli artisti del coro coinvolti, si riservano di tutelare la reputazione, l’onorabilità ed il decoro personale e professionale, adendo ancora una volta la Magistratura onde ottenere un pronunciamento più radicale, relativo non solo al vizio di forma ma anche sull’abusiva reiterazione di contratti di lavoro a tempo determinato, ritenendo personalmente responsabili di tutte le conseguenze penali, economiche ed amministrative, coloro i quali si sono assunti la paternità di dichiarazioni ed allusioni inesatte quanto irriverenti.
Palermo, 20 Febbraio 2008
La segreteria provinciale
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